Ti giravi ogni volta che ti pensavo,
rannicchiata nella mente te ne stavi,
beata in una flebile canzone.
Parli di Dio, profani la mia persona,
veli di convento argento,
emergi per violenza.
Cercavo di morire, morso,
ghiaccio. Era dolce il tuo metallo,
sospiravo di un gotico bocciolo.
Squartavo il cielo, brezzoso affanno
nasceva il solito tramonto, di rosso
mio misero castello.