Sorride
e il suo sorriso
confonde le stelle
padrone di questa notte
cosi tanto cupa
che anche la luna
in silenzio
è fuggita
Sorride
la su quel muro
dove il vetro riflette
come un'eco la luce
d'una lampada triste
ma il suo cuore è lontano
accanto ad altro destino
e gocce vive
di liquido inferno
sento dentro bruciare
E lei sorride
forse di scherno
come la voce all'orecchio
da un filo lontano
che passati tramonti
non sanno mai
cancellare
brucia, brucia dentro
quanto in profondo
non so
brucia, e il sorriso
fa annebbiare la vista
Uno schianto feroce
e si rompe l'incanto
come il vetro
che acute fitte
lascia
nella mia mano.