PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/09/2005
(Ispirandomi a Rubén Darío)

Bimba mia, guarda il mare.
Lo senti il vento?
Porta con se il profumo del sale.
Ascolta quella rondine cantare,
il suo canto arriva al cuore
ma è il tuo canto che mi fa sognare.

Vieni,
siediti qui, vicino a me
ed ascolta questa fiaba
che è nata nel mio cuor
solo per te.

C’era un re che possedeva
un palazzo di diamanti,
proprio tutto aveva lui
più di mille i suoi elefanti.

Come sposa una contessa
tutta avvolta in seta blu,
ed una dolce principessa
tanto bella, Eleonora,
tanto bella
proprio come lo sei tu.

Una notte a la bambina
una stella le apparì,
la piccina, assai curiosa,
di quel fuoco si invaghì.

La voleva catturare
per far belli i suoi capelli,
con dei fiori, delle piume,
e un diadema di gioielli.

(Le principesse dolci e belle
assomiglian molto a te,
raccolgon fiori, perle e stelle
sono fanciulle ......sai com’è).

Ed andò la bimba bella
sotto il cielo e sopra il mar,
per raccoglier la sua stella
che di tanto sospirar.

E più in alto poi volò,
su a la luna e ancor più in là,
solo che lei non aveva,
il permesso del papà.

Ritornando in tutta fretta
dal gran parco del Signor,
lei splendeva tutta avvolta
nel suo bianco e gran fulgor.

Disse il Re alla sua bimba:
“Cosa hai fatto?
Ti ho cercata, e tu dov’eri?
E cosa hai messo nei capelli
che son biondi ed eran neri?”

La principessa non mentì,
disse lui la verità:
“Andai e colsi la mia stella
nell’azzurra immensità”

Ed il Re allora esclamò:
“Non ti ho detto
che le stelle non le devi mai toccare?
Che pazzia e che capriccio
Il buon Dio si può arrabbiare”.

Disse lei: “Io l’ho fatto non volendo,
andai là e non so perché,
tra le onde e con il vento
quella stella portai con me”.

Il papà disse arrabbiato:
“Un castigo ti darò,
porta al ciel quel che hai rubato
e poi ti perdonerò”.

Tutta triste la bambina
per quell’astro di grisou,
quando ecco che le appare
sorridendo il buon Gesù.

Disse Lui:
“Dai miei campi questa rosa
la tagliai per darla a te,
sono i fiori dei bambini
che al dormir sognan con me”.

Porta il re vesti eleganti
tutti insieme fa sfilare
più di mille,
i suoi elefanti.

La bambina adesso è bella,
gioca insieme alla sua stella

Son stupendi i suoi capelli,
adornati con dei fiori, delle piume,
e un diadema di gioielli.

Eleonora, angelo mio,
quanto è bello il mare,
ed il vento
porta con se il profumo del sale,
sento nell’anima il tuo canto volare
e nel mio cuore è il tuo nome
che mi fa sognare.

Già che lontano da me vivrai
serba un pensiero, figlia mia,
a chi un giorno ti scrisse
con amor questa poesia.
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dolcissima cantilena!

il 29/09/2005 alle 15:26

bella favola da conservare
e fargliela leggere quando sarà grande!

benvenuto in questa casa poetica.
pat

il 29/09/2005 alle 15:33

Grazie seguirò il tuo consiglio

il 29/09/2005 alle 18:08

Complimenti!
molto bella.
Posso permettermi di fare un appunto?
alcune strofe sono fuori tempo (musicale, intendo)
Ciao

il 30/09/2005 alle 11:01

Tenera, tenerissima, musicale fiaba a cantilena - quelle che poi fanno addormentare i bambini! - che solo un papà amorevole poteva scrivere.
A leggerla, mi sono deliziato, nel vero senso della parola.
Non mancano sapiente inventiva e musicalità di verso.
Un bel 5!
f.to: un padre

il 01/10/2005 alle 09:40

dolce ricordo per un pepeta che un giorno sarà un tesoro. auguroni

il 08/10/2005 alle 21:08

E' bellissima.

Complimenti.

Zane

il 30/10/2005 alle 10:06