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Pubblicata il 27/09/2005
Ci dissero esser morto
o perlomeno assente
e virtuoso poi
ai dadi non giocasse.

Usava il caso,sì,
ad occultar gli eventi,
lasciandolo spaziare.

Ma i dadi lancia.Oh sì !
Li lancia e ride.
E allor bara, diresti:
la somma delle facce
gli fa sempr'infinito !




dedicata ad altamarea.Così impara a rimandarmi a legger Manzoni.
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mi son persa il vs. scambio di commenti..ma deve esser stato interessante! ma se devo esser sincera non tanto manzoni..ma forse l'omero troverei più allettante (con la storia della divina provvidenza era diventato un po' noioso)..ciao luce

il 27/09/2005 alle 12:13

Non ti sei persa nessun scambio di comm.(abbiamo dialogato in privato.Altam...mi aveva fatto alcune confidenze sul suo lavoro d'insegnante,proprio su Manzoni).

Ciò m'ha spinto a rileggerlo e a mescolare i suoi scritti con quelli di Nietzsche,Einstein,Sartre e quant'altri...ed è venuta fuori ...questa provocazione paradossale.(Adoro i paradossi:lì credo,ingenuamente,si nascondano gli dèi:anche quelli di Omero:i piu' belli)
bacino

il 27/09/2005 alle 12:39

interessante. Gli Dei ci parlano sempre nei sogni, ma a noi sta decidere quali vengono dal nostro inconscio e quali dall'esterno.

il 27/09/2005 alle 15:43

caro guido,speravo di cavarmela su Manzoni,con qualche misero verso...ma tu mi chiedi..ed io provo(beninteso...senza voto!)

La "Provvidenza" manzoniana della quale ci hanno nutriti fino ad oggi è dilagata(letterariamente)sino a diventare..uno spot(chissà ,a proposito di linguaggio, cosa penserebbe Manzoni di tal vocabolo!)
Ma non è che Manzoni non avesse il concetto di caso:lo vedeva operare nel suo mondo(e gli ha dato ampio spazio nei "Promessi..)..solo che come Einstein successivamente,non poteva pensare che il creato fosse senza progetto.Pensava che esso (il caso)operasse col consenso di Dio Padre..forse per burlarsi delle certezze umane,per sovvertirle e ricondurle alla teleonomia divina.
Quindi Dio non gioca ai dadi!
Secondo me invece gioca eccome!Solo che quando i suoi dadi smettono di rotolare (e finchè rotolano può esistere il caso)ciò che mostrano è una somma delle facce che fa infinito.cioè vince lui,sempre.Perchè esce se stesso.
Prof....ho fatto casino?
Però mi piace pensare così:perdonami.
vado a letto perchè..'un ce la faccio piu':buonanotte caro amico

il 27/09/2005 alle 23:32

scusa elaine...non ho capito..
grazie lo stesso ,ciao

il 27/09/2005 alle 23:33

ho sempre pensato che nei paradossi si nasconda la verità dietro l'ironia di chi, essendo molti passi avanti agli altri, gioca un po' per rendere comprensibile una verità o difficile per comprensione o per accettazione.

In realtà viviamo in un mondo di paradossi...ci viene insegnato cosa sia giusto o sbagliato e poi si vedono ammirati i furbi, gli opportunisti gli arrampicatori..e in tali paradossi c'è ben poca verità..se non ql dello squallore umano......smackk..luce

il 28/09/2005 alle 09:35

adesso Verga!...ma mi vuoi far rileggere tutta la letteratura italiana?
Però..hai ragione:lo penso in parte anch'io.

Per quanto riguarda il"pozzo di cultura"..devo ammettere che ci sono ...delle lacune ...nella mia ignoranza!...ma molto poche!...e quindi ,ogni tanto posso anche azzeccare.Ma è statisticamente raro.

Don Lisander,poi,(dopo il risciacquio nell'arno)...è la lingua!D'accordo con te.

ciao spacciatore:attendo nuova dose.




cquio

il 28/09/2005 alle 12:40

Avevo già letto altre tue poesie, credo in assoluto questa sia la tua più bella. Non solo per la spiegazione culturale ed edotta che si porta dietro ma, per il significato più nascosto, più ombroso che ha.
Ci dissero esser morto dici e qui getti un velo sull'eterno dilemma del dio di carne o del Dio di spirito. Ciò che è eterno non muore e resta virtuoso e pulito.
Ma Lui si è fatto, ci insegnano, Uno e Trino per noi, e in questo "triangolo" vi è il suo essere carne con le palesi attitudini umane, quindi, tra le altre, anche quelle del baro.
Gioca coi nostri destini? non lo so, non ho come te una risposta certa, ma sento che l'immagine dei dadi, quell'essere poliedrico è la sua migliore descrizione letta fin ora. E me l'hai data tu. Ciao e bacio

il 28/09/2005 alle 13:52

Oddio Lyedra che risponderti?
Mi confondi(piacevolmente).Ma sarò poi all'altezza?
Ma il tuo spontaneo bacio mi rassicura e mi commuove.Lo contraccambio ,anche perchè sono senza parole,e a volte un abbraccio dice di piu':ti abbraccio.

il 28/09/2005 alle 21:55

oh guido guido....
"Dadi"è dedicata a te...e a te sono volti i commenti tutti:certo è un piacere leggerli insieme e trovare assonanze al nostro pensiero(o anche contro)nei modi delicati e culturalmente elevati sopra esposti.

Sento che sei felice per me nello stesso modo che per te stesso.Proprio come succede a me,per te!

Non puoi piu' dire(anche se col cuore):non ci arrivo,sei troppo colto ecc. ecc,perchè ti loderesti ,scrivendo noi insieme:e non sei il tipo.

Sì,sono inquieto.Per natura.(mezzo paese mi cercava,quando appena camminante,sfuggivo alla mia dolce nonnina e sparivo per ore).Ed ora che sono senza nonne e senza tante altre persone...non mi nascondo ,perchè non mi cercherebbe nessuno.Ma la voglia d'andare...è forse piu' forte di prima e a volte cambio meta solo per non interrompere il viaggio o mi fermo un attimo infinito a contemplare persone per le quali vale una sosta(inquieta).Sì,sono inquieto.
di cuore
massimo

il 28/09/2005 alle 22:20

Lupus lancia i suoi dadi e sta a noi raccoglierli e decifrarli.
Giuro che stavolta il gioco dei paradossi non mi calza addosso, mi porta solo ad un dubbioso dosso.
NOn c'è un'esemplificazione per me?
Grazie, ma forse chiedo troppo
mati

il 11/10/2005 alle 18:39

tu non chiedi mai troppo dolce sogno ed è sempre per me un piacere...cercare di rivelare quel poco che esprimo in modo piu' chiaro. Ed anzi sono stupito che questo interessi:sono lusingato e ti ringrazio.

Ho però espresso il mio pensiero nelle risposte precedenti ai commenti,specie in quello ad altamarea,a causa del quale...scrissi cotanto.
Se vuoi,dopo aver tu dato una sbirciata a quanto sopra,sarò io lieto di risponderti per quanto mi chiederai,in modo piu' specifico.
Non sopravvalutarmi:talora ciò che appare profondo...è solamente oscuro!(speriamo di no,almeno per me!)
abbraccio

il 11/10/2005 alle 21:56

Sono uscita dalla selva oscura, ma so già che troverò ben presto altri intralci, sbirciando con curiosità tra le tue poesie.
Leggerti è davvero un faticoso diletto.
Rileggerti procura sempre nuove emozioni a parte l'arricchimento culturale che ci procuri.
Notte, mati

il 11/10/2005 alle 23:06