PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/09/2005
Nella fusciacca una mezza luna
tagliente come l’aria del mattino
un rastrello posato sulle spalle
curvate dal lavoro nei campi
nelle mani un cestino di vimini
per il tuo mezzogiorno solitario.

Così ti vidi l’ultima volta
mentre ti dirigesti verso l’alba.

Calcolavi semina e raccolto
sfiorandoti il naso con le dita
leggevi attraverso il cielo
ciò che ti portava il domani
non ti serviva un galateo
la gentilezza l’avevi nel cuore.

Oggi ti voglio ricordare così
mentre cammini verso il tramonto.

Nella cantina ormai in disuso
resta appesa la tua fedele vanga
ancor sporca di buona terra.
Solo quel cappello stropicciato
hai preteso ti accompagnasse
per l’ultimo tuo gesto galante.

GRIZZLY 2005

Dedicata all’indimenticabile “Bepi” che volle togliersi il cappello
anche al cospetto della Morte.
Casualmente, in tutto questo, c’è un’attinenza con un altro fatto
recente e la dedica ha due destinatari.
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splendido amico ,le tue immagini che riproponi della vita ,per la vita sono colme del tuo animo di poesia e di squisitezza senza confini..
un grande sorriso di luna

il 27/09/2005 alle 10:02

Hai descritto, caro Cesare, con tratti sapienti, quella nobiltà e fierezza contadina che non si ritrova più, al giorno d'oggi. Si assisite, inermi, solo all'ammasso e assalto di bifolchi sindacalmente istruiti, di persone assetate di denaro e di intascare contribuiti statali e basta; che della £natura naturans" non sanno che farsene e che sperano in calamità naturali che distruggaano il loro raccolto per piatire elemosina pubblica! Che schifo!
La terra e i contadini!
L'atto della semina e quello del raccolto sono...magici, caro amico! E il perderne il profumo mistico e naturale è un male.
Hai additato ai lettori la squisitezza di un animo semplice che, sicuramente, ora, riposa nella pace dei Campi Elisi conquistati in questa vita. Che certamente non sarà stata facile per lui ma che avrà vissuto pienamente e illuminata dal Sole, pallida rispondenza di un Lumen Divinum.
E lui coglieva tutto questo nella solitudine della sacralità del suo lavoro.
Un abbraccio caro
Er

il 27/09/2005 alle 11:25

Il mio splendore nasce insieme a Voi che amate la semplicità e la natura che già fanno poesia. Il tuo sorriso di luna resta dipinto sul vetro della mia finestra a ricordarmi quant'è grande la tua amicia.
Un abbraccio
Cesare

il 27/09/2005 alle 19:43

Il tuo commento, caro Ernesto, è di quelli che non si dimenticano e resterà impresso in me. Non trovo parole per ringraziarti oltre.
Un abbraccio
Cesare

il 27/09/2005 alle 19:46

davvero una bella immagine della vita contadina. La gentilezza nel e del cuore di bepi suscita in me un senso di tenerezza assoluta.
Ti dico grazie, per una poesia davvero bella.
Mene.

il 02/10/2005 alle 13:16

Una tenera dedica a *Bepi*La tua poesia,ripercorre quell'atmosfera serena, distensiva della vita campestre. Sei bravo Cesarone!gri..Orso,bacione Dory

il 02/10/2005 alle 15:10