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Utente eliminato
Pubblicata il 26/09/2005
Inevitabilmente,
le cose si misero a "schifio"
Naturalmente mi giurasti
"non me ne frega niente
dei tuoi svolazzi, dei tuoi lazzi
in similpelle."
Ma erano bugie che non ressero
alla prova del nove.
Appena gli schiamazzi raggiunsero
la soglia del dormiente,
mi ritrovai nel pieno di un ciclone.
Che la questione non era chiara per nulla,
ma io imprudente il capo tuffai nella melassa.
E un nero inchiostro,
fu un " fottio" di shampo
sulla mia testa.
Chiedo venia responsabilmente,
la mia testa non e' illibata
ma certo non si presta
a contorsionismi da palestra,
affabulanti cogitazioni,
rari fumi.
E se poi con dovizia mi e' concesso,
la volta prossima,
mi chiudero' nel cesso,
od' usciro a confabular con gli uccellini
come San Francesco,
o come quella diva
del cinema rosso.
Avro' piu' soddisfazione lo confesso,
che non sbatter la testa addosso
a un muro di cemento.


Occam



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...hei,bello innamorato,
vieni ti chiudo in casa mia,
molto meglio di un cess....
baciotti
dd

il 26/09/2005 alle 11:58