e scorre via
e poi ritorna
il fiume lento
trasporta gli uomini
che
guardano e sorridono
a prati verdi e freddi
in un bellissimo paesino
nella periferia di Amsterdam
li
tra la bassa nebbia
d’aprile
c’è il mio rifugio
una casa di legno
sull’acqua
in mezzo ai prati
alle pecore e alle ochette

e scorro via
e poi ritorno
un rifugio
una stanza senza tende
con una luce
sempre accesa
ed il the nel bollitore
essenza di cose semplici
tutte quelle che si vuole
un respiro pieno di vita
se ci ripenso
ne sento l’odore
di legno misto agrumi
e cannella
un posto per ritornarci
ci ritorno a volte..
ritorno a casa
la nostalgia unisce
non separa
se non c’è l’hai
sei lontano con il cuore
se senti la mancanza
sei ancora unito

e scorri via
e poi ritorni
come una piuma
sperduta nel vento
che cade
fra le tue ciglia
socchiuse lacrime
attendono
lo schiudersi
dei tuoi occhi
pulsante cuore fremente
carezza dispersa
che lacera il mio pensiero
voglio respirarti
per ciò
che sento
non posso leggere
un tuo respiro
se
non lo rendi
anche mio
non valgo nulla
io
scrivo per necessità
quando
mi fa male il cuore
nell’attesa del tempo
che non ritorna più
sia per gioia o per dolore
sento tanto sento forte
è
per questo che scrivo in rosso
che sono la rosa
io l’amore lo credo
una goccia di sangue
per una spina di rose
non c’è amore senza dolore
in questo periodo
mi accorgo
come
ciò che ho dentro
restasse li
a tingere il cuore
la mente
e
non venisse fuori

e scorre via
e poi ritorna
il fiume lento
come un soffio di petali
tra le dita
scompare e rinasce
sempre
dentro di noi..



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