In un anno il pensier
Volge ogn’ora mille sguardi
E sbeffeggia il ricordo l’attimo
Del piacer ultimo.
Quanto vita imploro
Ai dolci visi e osservo
Ed uno solo è forse che io amo
La morte mia per essa.
Lontano è il tuo profumo
Mille passi percorsi
In quattro ore
Giunsi.
Un treno lungo e nero
da re passaggio per giorno
E plebeo altri cento,
è l’odore intenso del vero.
Nasce un sorriso
Come aria dallo specchio
Resiste per solo quietar l’anima
Dagli ultimi imbrogli.
Che bello starti vicino
Mia dolce Lei ci sono
E non dimentico che altro
Soffre, ma vive ancora.