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Pubblicata il 23/09/2005
Il fuoco acceso nella rada di diamante
mentre i canti suonano nella valle rimbombante,
ognuno è preso dalla danza festosa
accorgersi non può della cesta amorosa,
che ancora nel fiume giace tranquilla
accostata alla riva che di luci sfavilla.

Ma tra le mille carte colorate
che nel cielo vengono lanciate,
vicino al greto una spirale sollevata dal vento
delicatamente va a posarsi per un momento
e avvicinandosi alla bimba addormentata
pare che voglia, almeno lei, darle un'occhiata.

Dalle folte chiome un bambino
preso in un suo riso argentino
a rincorrere la spirale si presta
allontanandosi velocemente dalla festa,
per accanto al fiume arrivare
e la bambina addormentata trovare.

Il suo stupore sul viso rispecchiato
e in un grido prontamente gettato,
che ogni persona si volta sorpresa
verso il torrente che mai non gela,
e accorre veloce con le ali infuocate
verso il richiamo, con facce preoccupate.

Grande il loro sbalordimento
davanti a quel cesto quasi spento,
presto si china una donna sconsolata
che mai da un bambino è stata allietata,
"mia sarà questa creatura da adesso
sento che il suo destino da noi è di rimanere presso".

Della bimba gli occhi si sono aperti
e quelli degli altri di lacrime ricoperti
per la bellezza di quelle stelle brillanti
che in quegli occhi sono abitanti
circondate dall'azzurro del mare
che a loro più d'ogni cosa pare mancare.

La festa è già finita prima di cominciare
e tutti alle loro case sono tornati a riposare,
troppe sono le emozioni provate
in quel solo giorno arrivate
ma tutti per quella bimba sentono nel cuore
giungere veloce un nuovo calore.

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