Il lento suonare
delle tue dita nell'aria
scarnifica, dolce sposa,
note di sogni infranti.
Tu, gracile danzatrice
notturna, nel buio
scivoli lacerante fra
umori ormai spenti.
E pennelli il mio nero
di un cupo colore
e spegni la mia flebile
favola nel fiele.
Dimmi, o incantatrice,
ciò che muove il
tuo amaro
seno verso me.
E' forse il desiderio
che ti spinge,
dolce, fra le
mie braccia?