L'equilibrista
attraversa luci e ombre
su corde di cristallo,
condannato a rimpiangere attimi fuggenti
cerca le linee del destino
nascosto tra acquarelli scoloriti,
si insinua lento tra lembi distratti di vento
condividendo ricordi e complicità vissute,
ricerca un filo per continuare
la sua strada solitaria
perso tra voli di gabbiani stanchi
e echi di voci nella nebbia.