PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/09/2005
Un treno che ritorna
il mondo che e' crollato
chiedevo cosi' tanto ?
Volevo solo esser amato

Riconosco il tragitto
e' lo stesso percorso da Dante
ma stavolta di Virgilio
non si ode l'oratoria
Non c'e' guida
non c'e' lumino
in questa notte sui binari
che inorridisco ad osservare
e' molto piu' nera
di come dovrebbe essere..
ogni chilometro mi avvicina
alla piena coscienza del fatto
sgomento e smarrito guardo fuori
e la campagna scura e sconosciuta
non ha volto..
vedo fragili e indifesi
e mi capita sempre
i viaggiatori che mi affiancano
compagni per un giorno
ma oggi sono io l'emarginato
una vita tra decine di altre
che ha valore solo per me
e dall'attimo in cui me ne rendo conto
non sara' piu' la stessa
Spoglie estranee e malate
guardero' le strade
che conosco come (i) meandri
della mia stessa psiche
Ritornando a casa
mi sentiro' come quando
ripassando davanti alla mia vecchia scuola
mi scoprii visto
come un'anonima figura di passaggio
era stata il mio "regno"
e insieme una condanna
e ormai era l'oasi
di un deserto che si perde a vista d'occhio ..
ma tant'e' ......

Eppure da quel viaggio
ho iniziato a camminare sempre di piu'
ne' tempo ne' intemperie
influenzano il mio incedere
passeggio per ore
che sia marzo o sia novembre
non mi fermo e solo nel silenzio
riesco ad ascoltare cosa ho da dire
o magari fuggo e basta
da quel piccolo dolore
perche' non possa piu' trovarmi
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Questa mi piace molto....e non perchè è triste o cavolate del genere...ma perchè è un tuo percorso esistenziale e tu hai trovato le parole giuste,le parole tue,per esprimere tutto ciò che ti ha ferito,c'è la tua impronta più intima e sincera,l'impronta che nessuno vede ma che si può intuire....il viaggio verso casa parallelo al viaggio verso te stesso,verso il sentimento più profondo di te stesso che non trova più sbocchi...i mille perchè dilanianti...tutto si svuotava in quei giorni,la parte di te stesso che vedevi in lei si trasforma in una campagna buia e sconosciuta...bella la metafora della scuola....e poi quei puntini di sospensione,come un lungo respiro per ricominciare,come se in quei puntini di sospensione concentravi le tue forze per ripartire...il cammino che si fa incessante per ritrovare la tua parte perduta...è scritta bene,veramente bene...può essere l'inizio di un libro...o la fine.....bravissimo,ammiro il tuo modo di delineare la matassa che ti ha spinto a scrivere.....di trovare il bandolo della matassa stessa...la punta della penna da cui passa il filo dipanato della poesia......(dipanato credo sia giusto...boh!).....baciuz....

il 23/09/2005 alle 12:31

Eccomi,ci sarebbe molto da dire,
...:-)))))) voto!
ciao
dd

il 23/09/2005 alle 20:55