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Pubblicata il 20/09/2005
sostituisci
la quantità degli amici
con la qualità
sino ad arrivare
alla solitudine
per poi capire
quanto preziosa sia
la tua compagnia.
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si se sostituiisci la quantità con la qualità , ti rimane veramente ....la compagnia di te stesso...

il 20/09/2005 alle 13:30

Concordo... spesso la scrematura della quantità porta a se stessi... non ho ancora capito quanta sia la porzione di positività e quanta quella negativa..
Un abbraccio ed un sorriso
Emanuela

il 20/09/2005 alle 14:32

il vero segreto della serenità
è nell'essere esigenti con se stessi
e non esigere niente dagli altri,
essere in armonia col proprio io
riflette l'immagine che noi abbiamo di loro.
Per troppo tempo nella nostra esistenza
cerchiamo fuori l'amico ch'è in noi.
Credimi tutto questo non porta alla solitudine
ma ad un mondo che merita di essere ancora creato.
grazie per il tuo appunto
a presto
www.giangenta.com

il 20/09/2005 alle 18:54

come tutti gli uomini ho le buone e le cattive qualità
delle anime inquiete. per dirla con Schiller:
tutte le altre cose debbono...
l'uomo è l'essere che vuole.
Con l'andare degli anni nessuna negatività, nessuna positività nessun sentimento d'isolamento solo una sciarpa di selvaggio neutralismo a riparo dal vento delle occasioni e, senza accorgetene,
sostituisci
la quantità degli amici
con la qualità
sino ad arrivare
alla solitudine
per poi capire
quanto preziosa sia
la tua compagnia.

il 20/09/2005 alle 19:19

è la volontà che fa di un uomo
un uomo grande o un uomo piccolo.
ciao www.giangenta.com

il 20/09/2005 alle 19:23

Ad ogni età credo sia sempre prioritario lo stare bene con se stessi prima che con gli altri.
Se si hanno dei veri amici comunque la vita appare ancora più bella.Speriamo di non restare mai soli.

il 03/10/2005 alle 19:44

Delizioso il tuo commento ma per lo spirito che mi contraddistingue posso aggiungere un brandello di verità:
nell'adattarsi agli altri si finisce col diventare noiosi.
Comunque hai pienamente ragione la vita è proprio bella quando altri come te la riempono di spontaneità.
Un abbraccio di cuore da un sognatore deluso.
giangenta

il 04/10/2005 alle 19:11

Adattarsi agli altri è un verbo che non vorrei fosse spesso coniugato.
A me piace ricordare a me stessa e agli altri che è possibile accostarsi in punta di piedi per cogliere un eventuale bell'incontro, altrimenti basta aprire la porta della nobile solitudine.
Spero che il sognatore, amico del mio esser tale, sia più speranzoso.
Con simpatia, mati

il 07/10/2005 alle 16:26