Caro GiùGiù, il tuo è un appello nobilissimo, il quale, spero, sia condiviso da chi ama esprimere i propri sentimenti, quelli puri, anche se nascosti in fondo all'anima e non usare le parole, definendole "poesia" solo per "sputare" sul mondo, dopo che il mondo, forse li ha schiaffeggiati. Abbiamo e seguitiamo tutti ad avere esperienze più o meno dolorose, difficili o pesanti. Ma non per questo dobbiamo strumentalizare la "poesia". Ci sono, in caso di sfogo acceso, tanti blog, dove poter esprimere il proprio risentimento, utilizzando una terminologia al di fuori del minimo rispetto di chi legge.
Salviamo la poesia, GiùGiù! Sono d'accordo con te.
Basta con le nefandezze e le oscenità.
Grazie per questo appello, che è nell'interesse del comune benessere di chi scrive su POETIC HOUSE. Se non altro almeno per una forma di rispetto verso chi ci ospita.
baci
La tua anima
"In principio erat Verbum.Et verbum erat apud Deum.Et verbum erat Deum."
Semanticamente ,parola e Dio, coincidono.
Ci sarà un perchè!
Bravo ser.
Per quanto riguarda la volgarità...il discorso è complesso,variando essa col mutare della morale.
Però si può dire,al di là d'ogni mutamento nel sentire e nel parlare,che volgare è tutto ciò che è falso e soprattutto tutto ciò che ci vogliono imporre con la retorica,anche se ammantato di BELLE suadenti e false parole:le piu' volgari!
Ciao amico dolcissimo
molto profonda e vera. In tutti questi orribili momenti dove nulla sembra essere più vero e allo stesso tempo dovrebbe descrivere la crudeltà della realtà dovremmo mandare al cielo un cantico di verità. Molto bella.