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Utente eliminato
Pubblicata il 15/09/2005
Cammina al mio fianco,
lungo il calanco prodigo degli anni,
sgomitola generosa ... la paura.
Paura del buio e del mio brancolare,
paura del perdere, vincere, del patteggiare.
Paura del chiuso, dell'aperto, del guidare
in un mare di auto dove naufragare.
Paura di dormire, troppo o troppo poco,
di sognare e di non ricordare,
paura del tutto, del niente,
paura di dimenticare.
Paura di volare
senza stringere una mano,
di vedere oltre l'orizzonte,
che non è poi così lontano.
Paura di voltare l'angolo,
così, all'improvviso,
rinunciando all'illusione
che tutto non sia finito.
Paura di amare totalmente
ed essere traditi,
paura di ricominciare
per non sentirsi più avviliti.
Paura del dolore, paura degli stenti
che fermano l'entusiasmo
complice in altri tempi...
Paura per un figlio e delle malattie,
di non avere soldi per meno soffrire.
... Paura di morire ...
Paura delle guerre,
delle arroganze e sopraffazioni,
paura per quei poveri servi
e dei loro padroni.
Paura di chi "fa l'amico"
e non si vergogna,
paura di puzzare come uscendo da una fogna.
Paura di gioire per non calamitare
disgrazie successive
al quotidiano andare...
e così per ore potrei continuare
disegnando la tragedia
di questo mio peregrinare...
Ma di tutte le paure di una inorridisco:
"paura di aver paura"
ora sì che mi avvilisco!
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la paura mi sembra una orrenda parola che dalle vetrine invade la vita..

il 15/09/2005 alle 19:23