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Pubblicata il 25/06/2001
Giardino di letizia ti ho trovato
ed una casa ho acquistato
che si affaccia in te,
senza denaro.

Molte finestre, una torre,
come balcone un terrapieno
di fine prato.

La tavola rotonda è apparecchiata
ed i calici sono colmi
di vino di vite.
Sui bordi dei piatti
le-fleurs-de-lys
blu lapislazzulo.

Da qui alla brezza della sera
posso gustarti.
Hai l'issopo, il giglio,
l'alloro, il tiglio,
il maggio, il biancospino,
la peonia, la rosa,
il fiore di loto, il salice,
il cedro del Libano.
Da fenditure della roccia
cola miele selvatico.
Una sorgente ti irriga
con quattro rivoli
di acqua viva;
sul loro letto la pietruzza bianca,
lo zaffiro, il lapislazzulo, l'opale.

Sei uno spazio immenso
in altezza, lunghezza, profondità
ed antiprofondità,
ti estendi per potenze di dieci,
con ventiquattro sentieri
tutt'attorno.

Se un giorno appena mi volto
per guardare con nostalgia
alle cose passate,
tu non ci sei più;
caro mi è costato il ritrovarti,
e più non ci casco.

Vado,
sento il brusio degli amici
mentre servono il pesce arrosto;
Giardino di letizia
resta nel mio cuore!


cocis
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