Migliaia di parole scrivo ogni giorno, un lento ritmo mi fa ondeggiare, qualche pausa e ripartire.
Al tatto sentire la ruvida carta assorbire il nero inchiostro, che prende vita in tratti e segni, permanendo, sulla altrimenti pallida carta.
O dunque, scrivere, riempire pagine, scarabocchiare un po’, mano decisa mi invita, e gettar inchiostro per lasciare indelebile segno.
Mi muovo lentamente, la testa mia sosta non conosce, ed ondeggiando a destra ed a manca, scorre via senza mai fermarsi, finche fluido vitale scorre in me.
Giunta la fine, un pò di riposo per me, che in silenzio sempre scrivo.
Maledetto tu, sia poeta i ti dono il mio corpo, maledetto tu , sia poeta che mi sfrutti per colorire le tue idee.
Giunto ormai è il tempo di lasciare il posto a nuova compagna, sono esaurita e stanca di scrivere, ma rimarrò sempre la tua migliore penna.