PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/08/2005
Ho mescolato al caos
una scintilla di speranza

e gli scheletri malati di civilismo
son fuggiti con l'angoscia

Febbri e non sensi
percorrono il tempo e le sue strade

mentre sostituisco al vociare
il silenzio penetrante

Ritrovo le ossa stanche
della vita
afferrando appena
il ramo di un salice nascente
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afferra ancora il ramo del tuo nascente salice…
curalo, proteggilo dalle bestie,
in autunno cadranno le foglie,
ma in primavera rifiorirà,
spezzando il silenzio penetrante dell'inverno…
e il tuo campo e la tua casetta lì sulla collina
sarà come un tocco stupendo del tuo animo artistico…
Si accenderà una luce nuova,
e il tuo albero, che con cura e fatica tu hai piantato,
resterà il memoriale del nostro amore…
Tuo Lampedusa

il 01/09/2005 alle 08:32