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Utente eliminato
Pubblicata il 30/08/2005


....E furon tempi andati...oltre il semplice....
allorquando all'imbrunire....eran spogli i campi...
di camicie a quadri ed impagliati cappelli..
mossi da voci contadine..a salutar del giorno...
le schiene chine sull'ultima zolla assolata....
che rendeva lieve la stilla di sudore...
versata per lo speranzoso domani...
e celtici canti si elevavan in cielo...
al pensier del frugale desinar...
su legni arroccati in casolari..
a cui spesso..la povertà rubava tovaglie a fiori...
e..l'uomo non contava i secoli...
poichè mai dimenticava l'albeggiar....
che sussurrava dolcemente il buongiorno al mondo...
con un sorriso...infilandosi tra siepi..alberi..
tra cani e polli in aie di libertà divina...
visto che terra..era un dono di Dio...
affinchè uomini e bestie..ne posassero dolcemente il passo...

...Poi..l'uomo contò i secoli...
dimenticando...la poesia di se....scritta su zolle assolate..
consunte..come camicie a quadri...cappelli impagliati...
sì..., dimenticò la poesia di se....
davanti a tovaglie nuove...rubate alla povertà...
ove frugali pasti...non esistono più....
....e son tempi andati...oltre il semplice....
allorquando all'imbrunire....son campi di cemento...
ove...non ci son più canti volti al cielo....
ove...si maledice l'albeggiar...
che sorride al mondo un buongiorno...
che si sperde inesorabilmente in cieli grigi...insoddisfatti....lontani...dal cuore....
poichè..anche terra...non è più dono...
di quel 'Dio' che piange il proprio errore....
....l'uomo...
il semplice...di tempi andati....che complicò...se stesso...

ciaoooooooooo!! un kissssssss ed un jolly-smileeeeeeee a tutti !! banny
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SE LA DOLCEZZA HA UN NOME QUESTA E' INSITA NEL TUO CANTO......PARLI CON DOLCEZZA MA ANCHE, CON UMANITA' DILUENDO IN FRAMMENTI IL TEMPO DELL'ESISTERE E DELLA POESIA. SEI UN VERO POETA BANNY.DA GIùGIù

il 30/08/2005 alle 21:39

Immagini evanescenti di un passato che ormai si è perso. Ma è bello poterlo ricordare, parlare della semplicità delle piccole cose, il ritrovarsi in famiglia,a cena, dopo una giornata dura di lavoro, anche con poche cose da piluccare sul tavolo. Ma c'era la serenità, la genuità, l'amore .
Ma, seppure in tempi, dicono "moderni" (forse perchè abbiamo tutti il pc a casa o il cell.?), riusciamo a conservare la capacità di emozionarci di fronte ai piccoli "regali" che la vita ci offre, allora vuol dire che dentro di noi c'è l'eternità e soprattutto la felicità.
E tu hai descritto tutta questa serie di pensieri, con una semplicità ed una bellezza straordinarie, che nascono sola dal cuore sensibile di una persona.
(non so se hai letto la mia frase nella mia home page di P.H.) L'ho rubata ad uno scrittore americano.
Per me rappresenta UNA SACROSANTA VERITA'.
Baci
M.Teresa

P.S. lo sai che ti becchi un bel 5, di quelli clamorosi?!

il 31/08/2005 alle 23:28

Una bellissima poesia che riflette di come il mondo cambia..cambiano le abitudini,cambiano gli uomini. che non riscono più a vedere, a sentire, il canto del gallo,al mattino, di quando uomini curvi,aravano l'orticello, e sorridevano, beati,apprezzando il nuovo giorno con l'allegria.Ora,invece, al posto del campo,c'è solo cemento..e si maledice il nuovo giorno che arriva.insoddisfatti..lontani dal cuore....
poichè ..anche la terra ..non è più un dono..di quel Dio che piange il proprio errore...l'uomo-quel semplice che con i tempi andati ha complicato..se stesso..Bravissimo caro Banny, meriti tutta la ma stima ed amicizia.La tua poesia è la sintesi dell'uomo che ha perso se stesso. E solamente ,se si ravvede forse..potrà di nuovo apprezzare le piccole cose..e ringraziare il buon Dio. Ti ringrazio per la bella poesia,e ti abbraccio con affetto Dory-.

il 08/09/2005 alle 18:05