Da "Schegge di poesia - Raccolta inedita
Se la meta del vostro viaggio estivo
fosse una linea curva ben disegnata
da una matita, appuntita dal desiderio
di rivederci, dopo anni d’assenze
mi trovereste mutato, addirittura estraneo
almeno fin quanto dura il tempo
per collegare l’estraneo al ricordo
e ristabilire l’antica conoscenza
La sorpresa dei passi improvvisi
il calpestio dell’ombra sull’erba secca
cancellerebbero il rumore dell’abbandono
che ancora unisce i nostri antichi legami
Potreste conoscere la trama dei mie silenzi
e dare finalmente un volto alla mia malattia
che poco s’espone ai raggi caldi del sole
e si nutre invece di preziosi arabeschi
lasciati dal transito occasionale dei venti
fra gli spazi ristretti dei miei ricordi
Ora il viso eloquente non consente
inganni, la mia storia è ben descritta
Forse conviene passare lontano
dalle brecce dei muri dove la luna
accarezza ricordi di tempi lontani
ed i nostri volti brillano pieni di vita.
Nell’inganno affettuoso del ricordo.