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Pubblicata il 20/08/2005
Un giorno
pe la strada
me ne annavo
e chi te vedo
da lontano?
La Sora Tuta
-"Bongiorno sora Tu,
do ve n'annate?
Scusate l'importunio
ma me lo dite?"

- "Io so la sora Tuta
e nun te dico gnente.
Li fatti miei
mica li racconto in giro,
tra la gente !"

-" E allora che vordì?
Nemmeno me volete salutà,
prima de sortì?"

-"Che c'entra regazzì,
salutà, te posso
puro salutà,
io so' la sora Tuta,
e più der saluto
nun te do!"

Me ne annai
afflitto afflitto
su pe la strada der ritorno
e vidi mastro Titta,
venì verso de me

-" Sor Titta
bongiorno a Voi!
Che fate, de bello,
do state annà?"

-"A tajà du teste
de scellerati
m'hanno chiamato,
co' le guardie papaline
e tutto er resto!
Ma te che te ne frega?"

-" Vedete, Mastro Titta
mio adorato,
prima ho visto
la sora Tuta,
tutta mpettita
che n'artro pò,
manco me saluta,
ce sò rimasto male,
vedete sor Titta mio.
Allora ho pensato
che co' voi,
armeno du parole
ce le potevo fa!"

-"A giovinò,
hai sbajato l'interlocutore.
Davanti a te,
de la Morte
ciai l'esecutore!"

E allora Romoletto
mesto mesto
se ne annò
e la gente pe strada
mai più fermò.

MTA

Morale: questi versi che in parte credo facciano sorridere, nascondono una verità. Spesso pretendiamo l'attenzione di qualcuno a tutti i costi, lo costringiamo ad ascoltarci, a darci "corda". Mentre quella persona o per motivi di superiorità (vedi la Sora Tuta) non intende ascoltarci oppure, motivo più logico e verosimile, ha altro per la testa a cui pensare (vedi er boja Mastro Titta).
Pertanto, dobbiamo rispettare anche la volontà di chi ci sta davanti e non possiamo sempre pretendere d'essere ascoltati. Anche perchè potremmo trovarci di fronte, ad una verità cruda (l'incontro col portatore di morte, il boia Mastro Titta), che potrebbe sconvolgerci definitivamente.
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Quanto mi piace il romano e li romanacci,come te sora Terè.. Bella questa poesia, sai credemmè.. a'mmè..quanti esecutori,e quanti boia,ce sonno su questa terra..che disseminano ervidea. malvagità.sorà Terè.armeno due parole ce le possò dir.. sti fame... se nasconnano..e non si fannè vedè.. Ma prima o poi..li scoverò..per dirgli tutta la loro malvagità.. Tu mi capisci!..Bona giornata,Sora Terè.. Un bacione da sora Dorè.

il 20/08/2005 alle 16:58

Sei troppo forte Dory, se na forza de la natura.
Sì, sta tranquilla: i bojacci cianno vita corta!
Grazie e un bacione de core tutto pe te.
Ciao
M.Teresa

il 20/08/2005 alle 17:02

Peccato, che il romano non lo conosco bene,e questo mi dispiace. Dimmivogliamo preparareun testo in romano dei boiacci ,dai damme na mano..core mio.
L'Invidia e la cattiveria della gente.
Non fidarti mai della gente,
perchè prima o poi ti fanno
del male,e ne godono..
si sentono grandi..perchè
ti uccidono con le parole..
loro..si sentono dei veri boia.
E senza pietà per nessuno..
si muovono strisciando
Si nascondono tra erbe...
velenose e quando
meno te lo aspetti.
sputano veleno..
e scappano..
Ma prima poi..
anche loro
faranno una brutta
fine..schiacciati..
da un infame più di lui.
Adesso se vorrai traducila in romano e la pubblichiamo. Fai tutte le modifiche che vuoi..io l'ho pensato in questo momento. Bacioni Dory

il 20/08/2005 alle 17:27

Cara Dory ho preso nota della tua segnalazione. Ci sto lavorando.
A presto
M.teresa

il 20/08/2005 alle 17:40

Bene, bene, già immagino che ne uscirà una buona poesia.Aspetto con ansia la tua traduzione in romanesco. Bacioni e a presto! Dory.

il 20/08/2005 alle 18:02

Grazie Lambert. Sì in effetti spero sia scritto bene, in quanto il vero dialetto £romanesco" quello der Trilussa, per intenderci, è molto difficile da scrivere e, onestamente, non lo conosco bene.
Oggi, a Roma, noi Romani, quelli veri (credimi ce ne sono pochissimi oramai), parliamo magari in un modo dialettale moderno, che si discosta dall'originale romanesco.
Sono contenta cmq che tu l'abbia gradita.
baci
M.Teresa

il 20/08/2005 alle 21:35

in pratica fatti i ..azzi tua e nun chiede gniente?..

il 20/08/2005 alle 23:30

Moooolto volentieri! Perchè no? Anale!
Besos,
M.Teresa

il 21/08/2005 alle 09:22

In un certo senso, sì!
Maryt

il 21/08/2005 alle 09:23

Brava.....anzi bravissima...conosco il dialetto marchigiano sono nata ad ASCOLI PICENO (tanti anni fa)ma leggo e capisco benissimo il romanesco....
La tua genialità è un talento innato e... un genio senza talento non è nulla...... tu sei semplicemente strepitosa!!!!!
Affettuosi saluti ....GABRIELA.

il 21/08/2005 alle 09:57

Gabrilella,
ti ringrazio veramente tanto. Ripeto, il tuo è un commento molto lusinghiero, oltre tutto fatto da te, mi da ancora più soddisfazione, credimi.
Sono felice che tu abbia apprezzato quello che ho scritto.
Ancora grazie davvero.
Un bacio affettuosisimo a te.
M.teresa

il 23/08/2005 alle 09:04

Oddio che gaffe ! Rileggendo la risposta al tuo commento, mi sono accorta di essermi mangiata una consonante, nella parola che doveva essere "àndale" e non "anale". Che vergogna, scusami tanto Lambert!
Ciao
M.Teresa

il 23/08/2005 alle 14:36