Addolcimmo l’aria d’amorose melodie
per coprire il fetore di uragani
di parole volgari putride
imperversanti.
Cercammo di pulire l’orizzonte,
per gli sguardi degli incapaci,
a contemplare i colori dell’aurora
e del tramonto.
Nella torrida estate
rimanemmo in pochi,
tra colonne e fontane di questa Agorà,
a cantare Peana
per la vittoriosa Poesia.
Fedeli al mandato,
vegliammo
anche sulle vostre Cetre.
Ora, al ritorno chiassoso
da collette d’emozioni
o Poeti ,vi ritorniamo
il Testimone.