PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/08/2005
Sono qui seduto ad ascoltare
la voce del mio cuore.
Sentimenti che passano,
volti che si scordano
e io resto in silenzio.
Ogni respiro può far rumore.
Ogni parola può farmi tremare.
Il sussurro della tua voce
in una notte tiepida e innamorata,
rubata al vuoto che c'è in me,
al senso di niente che forse,
amica mia, insegue anche Te.
Non è più tempo di illusioni.
La vita è qui.
E' poca cosa rispetto a ciò
che si sperava.
Paura di non farcela.
L'ossessione del tempo che passa
lasciandoti sempre più solo;
Una gioventù che era libertà,
non troverà spazio in una vita
che sarà una "prigione".
Il ragazzo che è dentro di te,
morirà, portandosi via ogni verde speranza,
ogni "AUTENTICA" emozione.
Perdere anche te,
un sentimento in fondo
vissuto a metà,
è lo stesso sofferenza.
Vorrei averti qui , ora che sto piangendo
come un bambino,
per accarezzarti e farti sorridere ancora,
anche se per una volta sola.
Non è più tempo neppure di rimpianti,
anche se, in fondo, non ne hai mai avuti tanti.
Certo che è facile lasciarsi andare,
quando le lacrime ti rigano l'anima,
e ti scopri ancora solo.
Sempre e soltanto fragile,
in attesa della notte che ti porterà
un'angoscia che morirà solo al mattino;
un altro giorno uguale,
lo stesso vuoto esistenziale,
ma la prima notte di quiete arriverà,
io la attendo da molto,
LEI, forse,
mi libererà
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