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Pubblicata il 03/08/2005
La mia stanca anima
ormai si appresta
senza sosta
ad attraccare
gli ormeggi
di un vita
intensamente vissuta
e di intrecci intessuta
mai sciolti
che si aggrovigliano
in una matassa
insoddisfatta.
Il mio viver
è un mormorio lontano
di correnti acque
e di sommesse voci
che insistentemente
si aggrappano
alla realtà.
Nel cuore un sollievo
alla speranza si accompagna
ma tu sorte cosi misteriosa
appari nella tua perenne
fissità del tempo a me rimasto.
Poco propizia giungi
e del tutto incerta
e imprevedibile
antichi oracoli ignori
e in fila disponi
del mio sacrilego destino.
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Questo viaggio dell'anima..è un viaggio che procura grandi affanni.dove si vedono intrecci intessuti da matasse.aggrovigliate.Ora c'è un mormorio lontano di correnti acque e di sommesse voci...che si aggrappano alla realtà.
Bella la chiusa ricorrendo ad "antichi oracoli/e infila disponi/del mio sacrilego destino.
Complimenti,è stata di mio gradimento questa poesia. Ciao Dory

il 03/08/2005 alle 21:20

La vita è come il mare,percorre mille spiaggie,conosce mille moti,assapora mille compagnie e molte solitudini in tempesta,la vita E' in quello che resta,dopo ogni malore,qui nel mondo,incontra il Sole illusione della Luce nell'Aldilà.

Bella,sensibile e sentita.



Ti ho commentato con una mia poesia appena pubblicata.
Bella,sensibile e sentita.

Un abbraccio,MauMusiC

il 04/08/2005 alle 21:23