PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/07/2005



l'altro giorno camminando sopra un filo
che poi s'allarga in maglie, a diventare rete,
e sorridente ho incontrato un vecchio amico,
un mezzo turco, non più certificato,
un po' dismesso, ed in vecchiaia pure irriso,
ma poeta, eh quello sì! poeta vero!

io lo conosco bene, quell'amico mio,
airon di nebbia, di dissociata specie,
scorza di guerriero e spirito di sabbia,
di mente sollevata dal vento delle sfere,
inerme armatura di cartone ed aquilone al vento,
sì triste a rivederlo, eppur leggero,
leggero come piuma irriverente

e m'ha chiesto dove stavo, come stavo,
sai quelle cose vecchie,
da dramma strascicato,
sai quelle cose dolci e masticate
sai quelle cose che non ti scolleresti più?

ebbhe, gli ho detto "vedi caro amico,
son qui come mi vedi adesso, son solo e criminale,
come volgare ladro di nobile apparenza,
son condannato a morte sai?
colpevole relitto, io fui assassino,
son stato visto, m'han preso e somigliato"

"puoi anche metterti a bollire"
così m'ha detto il vecchio amico
"tu che hai venduto il core, e l'anima, e l'onore,
perfin le tue chitarre hai ormai schifato,
che mai farò con te?"

e pure lui m'ha adesso abbandonato,
con lo sguardo del cuore che rivedo ora,
più normale di me c'è solo temporale,
per caso rumoroso ormai passato,
così come adesso resterò,
dolce, leggero, un po' maleducato
ed in vecchiaia irriso, perchè no?

4/03/03

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)