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Pubblicata il 27/07/2005

da quando m'hai finito,
spolpato e sgranocchiato,
con te io sono stato
cattivo fino all'osso

non che mi dispiaccia questo scrocchiar d'ossa, anzi,
questo battere a zampa di cavallo,
che calpesta l'acqua bassa, ed in alto spruzza,
mentre meccanico scorazza il burattino,
rotto ogni indugio prepara la sua guerra
e in cima alle rovine l'apparir
di dolce principessa mira,
roccia di piombo e nera ardesia

proprio come lingua batte,
e scema batte proprio dove dente duole,
nulla si rinviene che non sia ingessato e spento,
sotto questo stanco e ripetuto sole

restano così solo parole,
e parole, parole, altre parole,
zampette nere di formica
su questo foglio bianco,
che l'alma si fa inchiostro,
e poi si sparge

rosso il berretto,
nero lo stendardo
io qui t'aspetto, amore,
e ti scongiuro,
poi non venirmi a dir
che son beffardo

15/03/03
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