PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/07/2005
Sia adesso finalmente.

Troppo a lungo ho vegliato
in questo sonno
di lune artificiali e di alchimie
penzolando da un ramo
foglia spezzata ignorata dal vento.

Eppure nella notte
ti fu mite il dolore
mentre animavi con i tuoi pensieri
il cadavere vivo.

Mai come in questo tempo congelato
ti sono interamente appartenuta
nemmeno quando
morula in divenire
nell’ombra del tuo grembo
mi nutrivi di te.

Ora lascia ch’io vada.

Lentamente il sipario
su allucinata sorte.



….alla mia sete
neppure aceto…





*ispirata alla vicenda di Terry Schiavo




Dona Flor
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hai saputo "violare" il suo recondito pensiero. con destrezza ed amabile ritmo poetico hai trasmesso sensazioni intrinseche di reale vicenda surreale.

complimenti a te.
ciao.
pat

il 26/07/2005 alle 10:11

Grazie per avermi letto.

Ciao
Dona Flor

il 26/07/2005 alle 10:33

Non so se questo fosse veramente il "suo" pensiero, diciamo che io l'ho sentito così...

Grazie per la tua attenzione.

Dona Flor

il 26/07/2005 alle 10:36