PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/07/2005


di vette elevate frequentatore abituale,
pencolante su strapiombi di dolore,
se io non vedo quel che c'è tu dimmi,
son io il cieco?

o è solo un falso riverbero di luce
che la definizione annebbia,
più netta d'ogni desiderio?

quanto spesso accade infatti che purezza
emerga prepotente
da apparenti abissi di sciocchezza!

e quanto spesso invece riconoscere non sai,
che è solo il fanatismo che ti spinge
a torcer colli e promuovere violenza

che e sempre chiede d'esser monaci alla causa sua,
e puri, e fermi invitti spiriti,
sofferenti al caso,
temprati a tanta umana indifferenza

così, mentre affondiamo lenti in questi
improrogabili stagni di tristezza,
una cosa spesso penso, amore mio
così infantile e affascinante

se esiste un altro mondo,
lì ci aspetteremo,
ma nell'attesa,
il riconoscersi è un dovere

28/09/03

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se me lo concedi ne farei un bel pezzo rap...pier

il 23/07/2005 alle 18:59