PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/04/2002
Mi insegna un bambino:
lui chiede “perché?”
Poi fa sì e non gli interessa,
pensa alla prossima cosa,
al pallone, alla farfalla.
Gli dicono qualcosa,
non ci pensa, ci crede
o fa finta, vive dalla mattina
alla sera finché si va a dormire
solo perché…il sole non c’è più.
Neanche guarda una persona
in faccia nel capire
se è arrabbiata contenta o triste
perché è uguale:
c’è, e questo conta.
C’è chi si prende cura di te.
Non hai l’affanno, l’angoscia dell’uomo,
non l’eterna domanda del filosofo.
Sei il giglio del campo,
bimbo mio.
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