Un respiro
misterioso
segnala solo l’esserci…
è presenza.
Le rocce, eterne, non sono.
Colui che respira, non eterno, è.
E chi mi saprà spiegare
perché egli compare e svanisce
lasciando un segno tra le rocce
che non è segno né del mare né del vento?
E’ segno d’uomo.
Tutto è l’uomo. Ma cos’è l’uomo?
E perché per un uomo
che soffre e gioisce
non una stella muta
mentre lui si sente infinito?