PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/07/2005
Fermo, attonito
nel tuo bar.
Vedevi giungere un altro
cliente che chiede il
suo solito amaro.
Le tue mani bagnate
sprigionano odore di caffè,
somiglia allo sguardo di tuo
padre, morto, evaso da quaggiù,
fogna di perdenti.
Le carte si riflettono nello specchio,
un re di coppe è sgualcito,
ti osserva e sorridi invano
a quella signora che beve
per sfuggire al marito tossico.
Noi costruiamo falsi idola
per cadere dal tuo bancone,
tentazione di una vita segnata
non dai tuoi sogni. Aspiravi
sempre all' inconsapevole
naturalezza.
Accendi la radio e noi che ti
facciamo compagnia,
ricordiamo quei momenti
dove gli occhi guardavano
una nuova nuvola che copriva
l'ultima stella.
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Una poesia riuscita, che si fa apprezzare dal primo all'ultimo verso

il 17/07/2005 alle 10:19

un canto prosastico ben strutturato ....!
saranno contenti quelli del bar terminio...eh...
complimenti fatti una passatella alla mia salute
ciao freccia.

il 17/07/2005 alle 18:13

Ti ringrazio di cuore....sono contento che ti piaccia!

il 19/07/2005 alle 00:50

Noi del Bar terminio siamo felici che la poesia ti sia piaciuta....vienici a trovare!

il 19/07/2005 alle 00:51