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Pubblicata il 15/07/2005

come un barbone nella pioggia
mette sua mano a coppa a proteggere la brace
che nel batter delle gocce piano si consuma
ma il fuoco dentro tiene calda, e viva

così ricordo la mia mano sul tuo seno,
che tu fossi sveglia o che dormissi non importa,
teneramente sovrastar la pelle,
senza toccare, qualche millimetro più sopra

ed anche se non era brace ti dirò,
che io barbone la ricordo volentieri,
tutta la cenere di quella sigaretta

11/05/04
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mi è piaciuta un sacco ottima

il 18/07/2005 alle 09:55