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Pubblicata il 06/07/2005

amore, s’io potessi con un gesto della mano
prender metà del tuo dolore, e dopo ancora
per scherzo del destino farne miei tre quarti,
oppur financo, per bisturi od osmosi,
tutto a me trarlo intatto, e nulla a te lasciare,
se non pietoso oblio
certo io sono che seppur cieca
tu allora mi vedresti,
tu sorda e muta udiresti le parole
e pronunciarle dopo, come madre
io lieve al fianco mio ti sentirei
frangere l’onda che attraversa nostra vita
invitta e di pietà distinta,
fino al giorno della gran semplificazione,
il bene che ci attende,
inalienabile

6/04/04

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grande jack.
sempre un piacere leggerti.
scopro così, che sei anche altruista (persino nel voler prenderti il male altrui...)
sei decisamente un gran poeta.
ciao
e un abbraccio.
pat

il 06/07/2005 alle 16:18