PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/07/2005
Ripensando al passato,
come fra dedali profondi,
si alzano voci di ricordi.
Voci di pace , di dolore,
di amore ,tanto dato ,ricevuto.
Di torti subiti e di cui chiedere scusa.

Di perdono che pensavi avesse
chiuso la bocca del tuo orgoglio ferito.
Invece come eco,
come presenza tormentante,
ritornano le voci
a infliggere, a struggerti.

Ti riportano a fatti che pensavi cancellati,
invece l’eco ripresenta
il dolore di un tempo,
e tu lontano e cambiato,
ti rodi e vorresti
gridare a tua volta
la rabbia, inutile ,
che non ripropone
le lontane opportunità
nei labirinto della vita,
laggiù dove la voce dell’eco era nata.
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una forma di canto perfetta...retorica al punto giusto ,gustandone quel tanto che basta la dolce musicalità.
complimenti PIER... scrivi molto bene
un abbraccio freccia.

il 03/07/2005 alle 08:53

l'eco..la voce che ritorna...ma se torna è percè la si vuole ancora ascoltare..
:-))

il 04/07/2005 alle 11:09

dici bene, ladymoon:puoi chiudere gli occhi,incrociare le braccia,chiudere la bocca, star fermo su uno stilo ma come fai a non sentire le voci ?Ti dirò ogni tentativo è come creare pareti frastagliate che moltiplicano l'eco:lo spazio creato dal tempo attenuerà l'intensità di quelle voci, spero.Abbraccio pier

il 04/07/2005 alle 19:58

lungi da vanagloria, cercherò di far meglio per compiacere chi sa leggerti.Ciao Freccia,sai che anch'io sono un ELETTRONICO? Esperto ,anche come progettista,di telecomunicazioni ?e con lungo curriculum che sicuramente è utile ad elaborare in questa Agorà.

il 04/07/2005 alle 20:03