Portarsi dove la memoria
si insinua alla ricerca
del suo richiamo migliore

camminare lungo i pendii
delle colline
costeggiando il fiume

fiume di sassi e liane
l’acqua lo riempie solo quando
non sa dove andare

scorre per altri rii

il fieno alto profuma
di giorni ferrosi
nel plumbeo cielo
delle notti d’estate

saltella il grillo
una vita nel buio delle tane e
salti sotto il sole d’agosto

bruciarsi la pelle per scoprire
che anche il piacere crea dolore

non piangere più per false dolenze

il fiume riarso
sgorga lacrime davanti all’amore
un fiore sbocciato
una rana che gracida
di una cicala
di due che fanno
l’amore nei prati
rotolando di desiderio

l’emozione della vita crea lacrime
che sanno di miele.