Il salice ha smesso
di ballare la sua
danza del vento.
Tristemente
le sue foglie
guardano il terreno
con occhi fissi
quelli della morte.
Il vento di ieri,
un ricordo lontano.
Non ho ballato
la danza della pioggia,
le lacrime del cielo
m’hanno preceduto,
ma eran quelle
d’un coccodrillo,
ed io troppo tardi
me ne accorsi.
Le zanne affilate
non hanno dubbi
sulla preda scelta.
mentre nuoto
sul fango
alla ricerca d’aria
non putrida,
per respirare.