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Pubblicata il 27/06/2005

Mi pare di vederti distesa al sole
gambe appena discoste
il mento alto palmi di mani all’insù
Calore di raggi e baci posati
sulla pelle già bruna e salata
brezza di mare a levigarne ogni anfratto
lycra screziata a velare e svelare
Il tuo seno affannato
Da un lampo di sogno tra ciglia socchiuse
Legati stretti capelli e sorrisi in scompiglio
E’ mio questo tuo brivido
Nessuno se ne può appropriare
Io che ascolto melodie dal tuo respiro
E ti desidero tanto che mi tento
ma duro diventa il tormento
e resto trafitto a questa smania
non saranno le mie mani,
e più a fondo staffila la pena,
A cospargerti il corpo di essenze
Che conducono all’estasi,
stanotte.
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Molto bella e sensuale.
Fiore

il 27/06/2005 alle 22:13

Il tormento di ciò che non può essere, sensualità pura da corrodere ogni proposito..
Grazie
Zordoz

il 27/06/2005 alle 22:39