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Utente eliminato
Pubblicata il 23/06/2005
Ha quella compostezza
di persona privilegiata
agiata
di noia tormentata

stanca del suo martirio
trascina il suo corpo
tra casa e lavoro
grida “sono serena”
mentre si addensa il temporale

accarezza i figli
con mano distratta , astratta
priva di comunicazione
di gioia
un tocco leggero
scomposto

dona il suo sesso
nei prefestivi
mentre sorseggia un caffè
ascoltando la televisione

una doccia veloce
per eliminare il profumo d’amore
dà la nausea

disturba la posa
da diva perfetta

la domenica a braccetto
realizzati
guardati
invidiati

i bimbi seduti pregano sereni
nessuno ascolta
il rombo lontano
di una vita sprecata
nell’inutile ricerca
dell’ apparenza
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impeccabili foro in bianco e nero..
con forti chiaroscuri..
e rumori che risvegliono il torpore..della vita!!
nataxscrivereconmacchinafotografica

il 23/06/2005 alle 16:10

rispondo al tuo canto con uno del mio ...
presumo capirai ...questo per il contenuto.
Per la forma direi perfetta come al solito...
ciao freccia.Le maschere buffe.

Le maschere buffe.

In questo mondo popolato di fantasmi
di maschere buffe,
è difficile individuare umini veri.

Verità nascoste,
false dialettiche.
Chi è ottuso non vede,
chi si nasconde ,
soffre.

Che vergogna!
Giù la maschera!
Siate voi stessi,
serve così poco;
basta poco
non si spende nulla.
Una modica cifra:

il rispetto.
IL POETA NARRATORE.
detto freccia

il 24/06/2005 alle 12:24