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Pubblicata il 21/06/2005
Per mari e monti volano veloci
tanto che dei fiumi non distinguono le foci
cercano senza tregua il loco celato
dal male non ancora trovato,
si nascondono tra i nembi
delle nuvole nei lembi.

L'oscurità troppo intenta è a tutto ottenere
e dei Draghi ancora non si può avvedere
sì che loro volando nuovamente
cercare possono liberamemte
ma troppo vasto è il mondo
sempre lungi è l'orizzonte rotondo.

Si posano i Draghi sconsolati
i loro visi di lacrime rigati
sembra che la speranza lungi sia corsa
la terra lasciando del male nella morsa
ma ancora si leva voce amata
di giovane fanciulla Drago fatata.

"Una speranza ancora ci rimane
recarci possiamo del Strag nelle tane,
lì nell'antica acqua veggente
risposta troveremo certamente".
Uno sguardo sbalordito rintocca nella grotta
da ogni drago dell'immensa flotta.

Le sopraciglie inarca il capo lievemente
sicuro di non aver compreso chiaramente
"A nessun umano è concesso nelle sue tane entrare
e antica legge a noi vieta a quelle acque di domandare,
morte sicura in quei luoghi ognuno troverà
se la legge anche per il bene violare proverà".

"Conosco il suo enorme potere,
so che non la possiamo vedere,
nessuno ha il diritto di domandare
solo il prescelto lo potrà fare,
rammentate l'antica profezia tramandata
fino ad ora per questo l'abbiamo ricordata."

"Trovare dobbiamo quello spirito eletto"
dal capo esce subito il detto,
"ma ancora non sappiamo
che popolo noi cerchiamo,
chi sarà colui del popolo antico
chi sarà questo figlio tradito?"

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