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Pubblicata il 18/06/2001
Tenebra e luce

Un’atra notte sospira
di venti nostalgici,
con la Luna che sul mare
si ammira bella
di una sua desolazione.

Si increspano dolcemente
le onde, fuggono segrete
gli sguardi di una Venere
che ferisce con la sua seduzione…
traditrice nella quiete.

Canto i riflessi delle nubi nere
che passarono senza
lasciar cadere pioggia,
eclissi di un mistero
eternamente geloso di se stesso.

D’amore non parla quest’oscuristero.

Un’altra perla si dispera
per placare i tormenti
lucenti dell’Aurora che piange.
Sarà di nuovo sera? Forse,
ma senza domani.

Si sciolgono gli ultimi inganni,
volano sulle rive con i sogni,
perdendosi in affanni
naufraghi anelanti al reale.
Un perfido addio nel Sole.

Di perdute passioni non parla questa luce

Canto i riflessi delle nubi nere
che vagarono senza
consolare le sabbie aride,
nella fredda rivelazione di un fato
sempre in un eterno segreto malcelato
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ciao julio!mi è piaciuta veramente molto la tua poesia..m ha portato in posto lontano, ventoso, con il mare blu notte e la sabbia bianca..le tue nuvole grigie di pensieri e sentimenti hanno lasciato cadere sottili gocce sopra il mio viso..e han fatto piovere tanti pensieri e sensazioni..spero che tra quelle nuvole nasca presto un arcobaleno e che oscurità e luce imparino a parlare d'amore e non solo di indifferente silenzio...
juliet

il 03/04/2003 alle 12:31