Osservo il silenzio
inabissarsi
tra le solitarie righe
che vanno tatuando
l’anima.
Vorrei abbracciare il tempo
perché possa essere
dolce carezza
su lacrime inasciugate
e preziosa perla
nello scrigno del cuore.
Sbiadisce l’inchiostro
sulla tela di cio’ che ho dentro.
TUTTO si fa niente
ma un sorriso si fa dono.
E’ il senso del cammino:
la tua mano nella mia
due mani calde che si stringono
come ali a rialzarsi in volo.
Occhi che luccicano stelle
luna d’argento
che veglia il sogno di un attimo.
Tutto sarebbe la pienezza
di un respiro
tutto sarebbe il vento tra i capelli
le foglie o i petali di un fiore,
quello stesso vento che
ne fa assaporare l’essenza.
Tutto sarebbe il mare
che si nutre dei colori dell’alba,
quella stessa alba che dipinge
la bellezza del domani.
Ho sete di questo
Ho sete della vita
Ho sete di te.
Ho fame delle tue parole
Ho fame di musica
Ho fame d’amore.
Mi scavano dentro
come gioia remota
inascoltata
ma non partoriscono ferite:
mi rendono madre
permanendo solo
lo spettro
di me.