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Pubblicata il 20/06/2005
Il racconto dalle sue labbra gentili
prende forma in candide parole sottili
"di un segreto d'immensa lode
per secoli sono stata custode,
nel mio cuore l'ho tenuto racchiuso
fino al momento di farne nuovo uso".

Del bene gli splendidi esseri alati
questi detti con stupore hanno ascoltati
ognuno ignora cosa sia stato celato
per secoli in quell'alma che ha tanto amato
ma sentono che sarà la salvezza
del bene la vittoria nella sua pienezza.

"Nel cupo secolo lontano
in cui il sonno ci prese per mano,
in cui la pricipessa a noi fu carpita
da nera mano crudelmente rapita,
io nelle valli perlacee del nascosto mare
la sorella gentile decisi di portare."

"Da tutti pareva perduta
anche'essa perita creduta,
ma io la portai nella lontana terra
perchè attendesse la fine della guerra,
quando saputo ebbe del male rinato
mi fece giurare che il segreto mai avrei rivelato".

"Essa ancora attende nel magico riposo
non sapendo di questo tempo doloroso
nel sonno caduta dolcemente
dalla mia magia protetta amorevolmente
affinchè in questo giorno malato
fosse l'uovo da cui tutto al bene venga ridato".

Queste parole parvero galleggiare
e l'aria dolcemente profumare
la speranza non era dunque cessata
celata rimasta in quella figlia persa ora ritrovata,
una nuova pricipessa il suo destino aspetta
per porre fine alla sibilante tenebra maledetta.

Il mondo lungamente è cambiato
sulla terra il mare si è adagiato
ora nessuno nel reame più saprebbe dire
dove la nuova pricipessa celata sia a dormire,
"che le ricerche s'apprestino ad incominciare
il capo dei draghi s'affretta a comandare".
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