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Pubblicata il 20/06/2005
Lo cercava da sempre.
Anche oggi, in questo freddo mattino d'inverno, stretta nel suo mantello di nebbia
s'apprestava a farlo.

Aveva vagato lungo gli argini del fiume.

Un altro giorno aveva scandito il suo tempo, e la Notte si affrettava su di lui per abbracciarlo, mentre lei si dirigeva verso quel ponte che l'avrebbe protetta per questa nuova notte.
-Si trattava davvero di una nuova Notte-
notte che conteneva il suo sogno più bello.

Lì, sotto quel ponte, tra cartoni putridi di pioggia e vecchi giornali, c'era lui, ad attenderla.
Si presentò ai suoi occhi, avvolto in stracci. Occhi, i suoi, che ora brillavano di una nuova luce.
-La salutò con un vagito-, il primo di un bambino che s'affaccia sul mondo.

Lei lo prese fra braccia e lo strinse forte al petto.
Ora nessuno avrebbe potuto portarglielo via, era nato per lei, e lei...
lo aspettava da sempre.

Si addormentò quella notte con il bimbo stretto sul petto.

Era una notte gelida.
Il Giorno li trovò ancora abbracciati.
La Neve aveva steso su di loro il suo bianco mantello.

Lo cercava da sempre.

Un vecchio vagabondo che passava di lì quella Notte, giura di avere visto un ponte luminoso sospeso fra cielo e terra e su quel ponte due sfere di luce che salivano verso l’alto.
Era la Donna, era il suo Amore.

Lo cercava da sempre
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