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Pubblicata il 14/06/2005
Questo mio stato che tu, medico, hai definito stress io lo determino in rabbia di vivere. Sarà perchè non ho avuto mai ma ho rubato sempre, sarà perchè non ce la faccio più e se rido faccio finta, sarà perchè d'inganni ho ingannato i miei anni, sarà perchè non ho più anni da ingannare se non una linea finita contro un muro col quale ho sbattutto contro, facendomi male, facendo del male. E adesso d'ansia e di ricordi m'opprimo e non m'importa se i miei cinquant'anni attraggano ancora e se niente m'attrae, se niente mi squote, se al solo sentirmi chiamare un deserto m'invade. Cerco rifugio in quando ero bambino, davanti ad una foto oppure al chiarore della luna ma le tasche che indosso sono vuote, buie come questa notte, buie come questo cielo che a vederlo mi fa solo paura.

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Le tue parole sanno d’amara verità…ma denotano un fondo di estrema consapevolezza…
Essere onesti con se stessi è forse il primo passo che porta alla “felicità”?…la vita per quanto scorra e proceda lontano sembra avere sempre il sapore di un frutto acerbo…un frutto verde,che ieri era un bel fiore ormai sfatto e che domani sembra non maturare mai…
A volte toccare “il fondo” ci aiuta ad apprezzare quando la serenità a “mezzaria” ci culla…quindi apra le mani e si dia una bella spinta verso l’alto…

Buona fortuna…

il 14/06/2005 alle 22:37

Grazie per il commento. Come dice il detto popolare, quando si tocca il fondo non resta che risalire... Però le unghie mi fanno male.
Marco

il 20/06/2005 alle 11:08

Troppo buono... è soltanto un piccolo pensiero, un'opera è ben altra cosa. Un pensiero che non mi permette di dormire, però...
Grazie per il commento.
Marco

il 20/06/2005 alle 11:10

Rispondo quando posso e non per malavoglia, brutta fataccia pettegola.... :-) I ranocchi sono buoni fritti, dalle mie parti c'è una sagra che fanno verso metà luglio, vuoi venire? Se per ranocchio ti riferisci a "mutanda ballante" il problema non si pone, come non si è mai posto. Punto.
Marco

il 20/06/2005 alle 11:16