non ti sapevo siciliano, io che, napoletanissimo, ho vissuto i miei due anni più belli della vita a Noto e Pachino. Potente anelito di poesia e forte sapore in questa tua composizione.
splendida immagine per temi così veri..al solito si conferma la tua sensibilità..ciao grande pirro..lux
infatti non sono siciliano ..ma cittadino reggino
se la vuoi visitare Reggio ..ti invito..
ciao Cosma e grazie..
grazie luce..del mio mare..
peccato che pochi sapranno leggerla..
un bacio
roberto
ciao sera..
in vacanza?.. c'è chi può e chi non può..
tu può ed io no!
girerò i saluti....
se ti riferisci alla difficoltà del dialetto è nonostante tutto comprensibile..se ti riferisci al significato ..non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire..ciao lux
mi riferivo al dialetto..
non è qui il posto giusto per far capire il significato..
è solo poesia.. l'impegno sociale e solidale deve essere soprattutto fuori di qui..
ciao
E' UNA BELLA POESIA CON LA NOSTRA LINGUA PIENA DI CALDA E FORTE PASSIOANLITA'. RENDI BENE L'IDEA PAISA' DA SER
Un argomento serio espresso in una lingua di per sè musicale, che rende la poesia...eccezionale.
Ciao, Antonio
Molto importante il tema da te trattato, quello delo spreco inutile. Quanti sprechi si fanno tutti i giorni e in tutto il mondo. Se solo per un attimo ci mettessimo a pensare che solo quel poco che si butta potrebbe sfamare delle vite, daremmo più importanza a quello ci viene concesso.
Mi piace anche l'espressione in lingua calabra - d.o.c. che conferisce maggiore incisività al testo.
Bella Roby, davvero.
Baci
maryt
le poesie in dialetto mi incantano perchè le parole sembrano scolpirsi nelle radici da cui provengono..questa, amico, oltre che bellissima ha un grandissimo valore umano.
:-))
ho piacere di averti ."incantata". anzi ..yo sui encatado..
madame luna...