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Pubblicata il 14/06/2005

Lentamente
come l’alga che invade il mare
lei sente la tristezza sciogliersi nei fondali
ad occupare angoli remoti che via via
si va stringendo e allargando
come le gole di certi fiori acquatici
in compagnia del cicalio dell’utopia

in bilico sul bordo balla la tentazione della resa
perché ?
è l’impeto dell’ultimo rigurgito
orfano di utero e così sia

è stanca di osannare il giorno di gloria
vorrebbe che la notte la perpetuasse
ma non può
non ancora
abbandonare la battigia

lui issò la vela sull’asta più alta
e poi la morte stuprò la vita
dovette rinascere vergine di fatica
per giocare a fare finta
ma la verità è priva di virtù e di prodezze
la verità è solo verità che nuda si ribella
sotto le coltri della menzogna

pregò l’invasore di non varcare il sacro suolo
dove l’anima si rigenera
e alzò gli occhi verso il cielo senza sfida

poi cadde in ginocchio meditando muta
come fare a ritrovare la forza
e rialzarsi pura.



OLIMPIA
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ALLA BRAVISSIMA OLIMPIA,TANTE STELLE SI ACCENDONO PER TE.***********
CON AFFETTO DORY-

il 14/06/2005 alle 17:12

Non ho parole per esprimenrti le emozioni che hai suscitato...hai fatto vivere delle immagini come una scena di un film...non è da pochi!
Un caro saluto
MR

il 14/06/2005 alle 18:26

Vi ringrazio tutte e due e sono felice d'avervi comunicato un'emozione.

Un abbraccio affettuoso

Olimpia

il 14/06/2005 alle 18:33