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Pubblicata il 13/06/2005
Vola sui refoli di vento
il drago d'argento
cavalca le brezze
superando del male le fortezze
per giungere in quelle lande lontane
dove ancora placide tintinnano le fontane.

Plana dolcemente sul sentiero d'alabastro
prima ancora che della luce sorga l'astro
col suo canto d'angoscia scalpitante
ogni fratello chiama dal sonno vincolante
perchè tradito è la promessa
e non ancora libera è la principessa.

Del male la regina oscura
con la sua nube di malvagità pura
in un secolo lontano
estesa la sua nera mano
dei draghi la sovrana antica
con la forza aspramente rapita.

I draghi con la rabbia nel puro cuore
con la speranza che in un attimo muore
dal sonno per secoli ghermiti
dal cupo male feriti
per la principessa salvare
e nel futuro ancora poter volare.

Nella giovane fanciulla di drago
il potere di ogni mago
il colore dell'amore
della terra lo splendore
se la sua vita dovesse finire
ogni cosa dovrebbe infin morire.

Di una terra distante
dalla magia tintinnante
ogni essere creato
da quel potere generato
nell'anima della principessa rapita
alla sua nascita era fiorita.

Di generazione in generazione
una sovrana a protezione
di quel regno immaginario la magia ha portato
di cuore in cuore il potere passato
e fino ad allora mai spezzato.



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RIME DOLCEMENTE FIABESCHE MA INTENSE. LA SENTO QUESTA TUA POESIA COME UNA METAFORA SULLA VITA, CO UN SENSO MORALE PRONUNCIATO. UN ABBRACCIONE ELAINE DA GIùGIù

il 13/06/2005 alle 22:08

Bella, favola fantasy che lascia sognare in mondi nascosti nelle pieghe dell'io, reminiscenze arcane, che soddisfano la voglia di drago di qualcuno... :-)
Un caro saluto!
Axel

il 14/06/2005 alle 09:21