scardinato dal ruggito di un coniglio
ignorato da un serpente viola
mi aggiro furtivamente nelle mie giornate vuote
mi accorgo del passare inesorabile delle giornate
le mie pregiere rimbalzano giù per le strade
le fatiche di una giornata sui libri di scuola
le lunghe corse solitarie in bicicletta
i meravigliosi canti dei miei dialetti liguri
i nostri modi di dire uccisi dal europa unitaria
sconsolato da tutto che tocco
ti guardo giocare al calcetto
amiko mio giovane socio di un arci camalli
il secondo arci esistente
nella mia città.