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Pubblicata il 28/03/2002
La bufera che schiarisce le fate del mare
ora ci ha uniti in un mirabile ricordo
si staglia dal nord e viene giù come
un poeta ispirato, noi decretiamo
la vittoria della lunga musa,
le lune e le magie che si sfiorano
appena a ridosso della scogliera perfetta
Per questo teatro solitario sarò per te
un unico Dio, il credo e il potere
del soffio leggero, dentro l'occhio
del viandante, bacerò le mani e il
mento di un essere diverso dagli altri,
domani ci saranno maestri i saggi, un
cupo ma dolce ritorno di nettare, i
giorni induriti che ci hanno aperto
una ferita tra le nebbie.
Amore, adesso puoi ridere con me.
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Complimenti, davvero complimenti per questa poesia. Molto curati i versi, tanta originalità nonostante il tema tra i più ricorrenti. Ciao.

il 28/03/2002 alle 23:20

Thank you, sei stato fin troppo gentile...

il 12/04/2002 alle 10:07