La bufera che schiarisce le fate del mare
ora ci ha uniti in un mirabile ricordo
si staglia dal nord e viene giù come
un poeta ispirato, noi decretiamo
la vittoria della lunga musa,
le lune e le magie che si sfiorano
appena a ridosso della scogliera perfetta
Per questo teatro solitario sarò per te
un unico Dio, il credo e il potere
del soffio leggero, dentro l'occhio
del viandante, bacerò le mani e il
mento di un essere diverso dagli altri,
domani ci saranno maestri i saggi, un
cupo ma dolce ritorno di nettare, i
giorni induriti che ci hanno aperto
una ferita tra le nebbie.
Amore, adesso puoi ridere con me.