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Pubblicata il 06/06/2005
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Vana colla, le lacrime,
sui rottami dei ricordi,
sfuggono distorti e soli,
nella voragine del compiuto,
confusi gli epitaffi.

Liquefatti e incolori,
nel flusso del Lethe,
seppelliti dai tramonti
di giorni lacerati,
pallidi riflessi rimasti,
nel baluginar di stelle.

Vano il richiamo appeso,
impiccato alle labbra mute.



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lascia un senso di desolazione e rimpianto in bocca..molto bella ciao luce

il 06/06/2005 alle 10:49

Ritrovo in questa tua una poetica essenziale, scarna, diretta, sfumata e sensibilissima, che nulla concede al "colore" caratteristico di tanti altri tuoi scritti, anche recenti, d'altra ispirazione, in cui la parola indugia a pitturare l'elemento emozionale. Qui l'espressione lessicale si fa acroma rete di foglia d'autunno in filigrana, quando ne riconosci dell'antico vigore soltanto la venatura sfibrata e senza più linfa: simulacro di fioritura. In questo l'esemplarità pungente di questo tuo denso scritto e le mie personalissime impressioni.
Un caro abbraccio Axel.
Max

il 06/06/2005 alle 12:19

Invece io ritrovo nel tuo commento la tua preziosa capacità di cesello della tua analisi, che è veramente gratificante!
Un grazie di cuore e un abbraccio a te!
Axel

il 06/06/2005 alle 12:54

Grazie per il tuo graditissimo commento, Luce!
Un caro saluto!
Axel

il 06/06/2005 alle 12:59

Ciao, Nata, non lo so.
Un abbraccio
Axel

il 06/06/2005 alle 14:01